Resta in America la Venere di Morgantina?
Lino Leanza Nicola Leanza, statua Getty Museum e la statua di venere di Morgantina al Getty Museum statua Aidone Enna statua Morgantina di Venere Nicola Leanza
Lino Leanza Nicola Leanza, statua Getty Museum e la statua di venere di Morgantina al Getty Museum statua Aidone Enna statua Morgantina di Venere Nicola Leanza
L’assessore dei Beni Culturali della Regione Siciliana on. Nicola Leanza ha preso immediata posizione in merito al rifiuto del Getty Museum di Los Angeles di restituire all’Italia la Venere di Morgantina, sottratta quaranta anni fa alla legittima proprietà dell’Italia, appartenendo questo capolavoro dell’arte classica (IV secolo a. C.) al territorio di Aidone in provincia di Enna. Leanza lamenta l’immissione clandestina della splendida opera nel mercato americano e non condivide anche il fatto che il ministro dei Beni Culturali on. Francesco Rutelli, manifestando apertamente il proprio pensiero sulla delicata controversia, abbia preso al riguardo pubblica posizione senza averne preventivamente informato la Regione che, rivestendo in materia in base al proprio Statuto una competenza esclusiva, portava avanti con il Getty Museum una trattativa riservata.Pure il sindaco di Aidone Filippo Curia reclama per l’inattesa, imprevista e sfavorevole conclusione della vicenda ed evidenzia l’intendimento di dar luogo prossimamente a una manifestazione cittadina assieme ai partiti, ai sindacati ed alle associazioni di categoria.
Del recupero delle opere d’arte illegittimamente asportate si occupa sul piano operativo il Comando Carabinieri addetto alla tutela del patrimonio culturale appartenente alla nazione, e di frequente il ritrovamento all’estero di reperti archeologici “italiani” illecitamente detenuti corona in modo positivo gli assidui sforzi compiuti. Si tratta di un’attività davvero benemerita che richiede specifica professionalità e generosa dedizione.
Cinquanta all’incirca erano stati i pezzi richiesti dall’Italia al “Getty Museum”; ne torneranno in patria 26 ma tra essi non ci sarà, almeno per ora, la Venere ennese.
Morgantina attende peraltro dal Metropolitan Museum di New York un altro tesoro: quattordici manufatti d’argento, anch’essi trafugati dai tombaroli ed incautamente acquistati da un museo americano. Si tratta di materiali che dovranno assolutamente essere recuperati e collocati nel Museo Archeologico di Aidone, a disposizione degli studiosi e dei visitatori.
Non è giusto del resto che la Sicilia continui a pagare nel terzo millennio il prezzo di una disattenzione e di una mancata tutela, da parte dello Stato, delle aree archeologiche con il conseguente inaccettabile depauperamento, a causa degli scavi clandestini, di un patrimonio di valore incommensurabile che nella pardurante assenza di adeguata vigilanza subirà il destino di andare definitivamente disperso.
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