Valderice estate 2005 - teatro Valderice

Valderice teatro San Barnaba - Valderice estate 2005

Valderice, elegante ed ordinata cittadina sviluppatasi lungo le pendici del monte Erice, ad appena sette chilometri da Trapani, trae le sue origini dal popolo elimo che, sbarcato nella Sicilia occidentale nel XIII secolo a. C., si insediò in questi luoghi ed ebbe come capitale politica Segesta e come capoluogo religioso Erice, con il tempio di Astarte, Afrodite, Venere, celeberrimo nell’antichità per le cinquemila ierodule, le prostitute sacre tra le cui braccia trovavano conforto i marinai sopraggiungenti dall’intero mare Mediterraneo.
A capo del regno Elimo vi furono illustri sovrani, tra cui ci piace ricordare appunto Erice, eroe eponimo del luogo, ed Aceste, figlio del dio fluviale Crimiso e della troiana Egesta, il quale accolse ed ospitò Enea e i suoi compagni durante il duplice approdo a Drepano dopo la decennale guerra con i Greci.
Qui morì Anchise, padre del condottiero troiano. Le sue spoglie furono sepolte e venerate in un boschettto sacro del litorale tirrenico nella località denominata oggi Pizzolungo, dove si svolsero i ludi novendiali narrati nel V libro dell’Eneide virgiliana. Qui sorge oggi a ricordo dell’evento una stele attorno a cui verrà costituito il Parco proposto nel 1981 dall’Associazione Nazionale “Ludi di Enea” ed opportunamente inserito nel vigente piano regolatore del Comune di Erice.
A Valderice sono stati identificati reperti archeologici che documentano l’esistenza di un insediamento umano fin dal paleolitico superiore (Grotta dei Porci, Rocche Giglio), ma sono stati inoltre trovati manufatti di epoche successive a testimonianza di una continuità di presenze che di fatto non si è mai interrotta. Per quanto concerne, poi, l’archeologa industriale, è in corso il recupero del mulino Excelsior, un mulino del grano risalente al principio del XIX secolo, le cui strutture si sono fortunatamente conservate pressoché intatte.
Tra gli impianti più recenti, che hanno però acquisito una valenza culturale straordinaria, c’è il Teatro San Barnaba, scavato su un costone dell’omonima collina, dove prima c’era una cava di tufo. Immerso nel verde di una plurisecolare pineta, il teatro all’aperto, di cui va il merito alle amministrazioni di Giacomo Tranchida e di Lucia Blunda, è affidato alle cure di Giovanna Bonfiglio, la nota e brava esperta che con encomiabile impegno e quotidiana dedizione cura la direzione artistica della splendida Istituzione, denominata Teatro Comunale “Valle di Erice”.
Siamo andati a trovarla negli ampi e funzionali locali di via Sabaudia dove hanno sede gli uffici dell’organizzazione. Le abbiamo chiesto di parlarci del teatro valdericino e della stagione di recente avviata. Con la cortesia che le è propria ci ha così risposto : «Il nostro è un teatro moderno che non ha però nulla da invidiare ai teatri classici regionali; possiede un’acustica eccezionale, milleduecento posti ed un meraviglioso tetto di stelle che fa parte dell’eccellente scenografia naturale. Impostarne la programmazione è tutt’altro che facile, ma ciò avviene tuttavia puntualmente grazie alla buona volontà di questa Amministrazione e al disperato volontariato di tutti con il personale comunale che opera dentro il teatro e con la nostra assidua collaborazione. Certamente si potrebbe fare ancora meglio, ma bisognerebbe disporre di più cospicui fondi, quanto meno analoghi a quelli di cui dispongono gli altri teatri. Da quest’anno è in vigore nel teatro il nuovo Statuto, adottato dal Consiglio Comunale, che prevede la figura di un unico Direttore Artistico, incarico che mi è stato conferito e che esercito in atto. La mia nuova nomina è recente, risale alla fine di giugno, ma nella corsa contro il tempo il mio impegno personale è risultato vincente, la stagione è già felicemente partita da due settimane e si concluderà con la prima decade di settembre. Vari sono rimasti, secondo tradizione, i settori di attività culturale e di spettacolo che sono stati comunque incrementati, valorizzati, perfezionati e meglio distribuiti nel quadro del cartellone e del calendario. Per il cinema ho scelto, fra i titoli di una prestigiosa rassegna, tre films nuovissimi, in prima visione per il territorio di Trapani. Sono “Amatyville Horror”, “Herbie il Super Maggiolino”, “I Fantastici Quattro” di Tim Story: si tratta di validissimi remakes di altrettante pellicole che in passato ebbero ampio successo. È stata inserita in programma una “serata corta”, con accesso gratuito, durante la quale verranno proiettati alcuni cortometraggi del “Gruppo Corto” di Palermo per la regia di Giuseppe Gigliorosso». Dopo essersi ampiamente soffermata sui diversi momenti dell’intensa stagione del “San Barnaba”, che coinvolge anche i Bagli e le Ville di Valderice come sede delle rappresentazioni, Giovanna Bonfiglio ha posto in evidenza il prossimo ritorno di Carlo Croccolo, il grande attore italiano già protagonista dei films di Totò e Peppino De Filippo: sarà a Valderice il 19 agosto con la “Mostellaria” di Plauto. Una fondamentale sezione del cartellone è, come sempre, dedicata al Teatro e al Cinema Ragazzi. Si può ben dire che il servizio reso all’utenza dall’Istituzione Comunale “Valle di Erice” è davvero a disposizione della generalità di cittadini, anche per gli spettacoli di frequente gratuiti e per il modesto costo dei biglietti d’ingresso, in genere appena tre euro di cui cinquanta centesimi destinati ai disabili.
Scarica qui il programma delle manifestazioni in formato Adobe Acrobat: Valderice estate 2005.

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