In questo mese di ottobre 2010 l'archeologo prof. Enrico Acquaro dirige i lavori di scavo nell’area della cosiddetta “Casa dei Mosaici” nell’isola di Mozia. La campagna di ricerca, la quarta realizzata sull’isola di San Pantaleo da una missione dell’Università di Bologna in collaborazione con la Soprintendenza di Trapani e il Servizio del Parco Archeologico dello Stagnone di Marsala, ha potuto avvalersi della consueta ospitalità della Fondazione “G. Whitaker”, proprietaria dell’isola. In riconoscimento dell’attenzione portata dall'Ateneo di Bologna alla storia e valorizzazione del territorio trapanese, la Missione ha potuto contare anche quest’anno su un finanziamento del Consorzio Universitario della Provincia di Trapani. I protagonisti della ricerca sono giovani ricercatori formati nei corsi trapanesi e avviati con gli studi magistrali e di dottorato alla difficile impresa di capitalizzare nella propria terra d’origine le competenze archeologiche acquisite con studi e curricula accademici, che li hanno impegnati per anni (da un minimo di cinque ad un massimo di otto) in un aggiornato confronto con le esigenze culturali della Sicilia Occidentale. Le ricerche condotte nell’area moziese della “Casa dei Mosaici” hanno registrato in questi ultimi anni un salto di qualità e di documentazione notevoli: da un cantiere aperto sostanzialmente per chiarire le fasi successive alla distruzione siracusana del 396 a.C., l’indagine condotta nell’area sta dando un contributo originale ed inedito alla lettura diacronica del settore orientale dell’impianto dell’intera realtà urbana moziese. Il coinvolgimento e la responsabilizzazione delle più giovani generazioni della provincia di Trapani nei lavori della Missione, diretta dal prof. Enrico Acquaro si sono concretizzati e rafforzati con la fattiva collaborazione dei membri di due associazioni: la Cooperativa Sociale “Lilybaeum Archeologica” onlus di Marsala e l’Associazione “Meilichios Centro di Studi Storici e Archeologici del Mediterraneo” di Trapani. Sarà cura della Missione, in accordo con gli Organi di tutela territoriali della Regione, riferire come ogni anno in tempo reale sui risultati ottenuti.
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