Statua in pietra di Astarte ritrovata a Pantelleria
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La dea fenicia Astarte, raffigurata in una statuetta arcaica di pietra, rinvenuta a Pantelleria dal dott. Pietro D’Aietti nel muro di cinta della sua villetta in contrada Zito, costituisce il più recente apporto, ultimo in ordine cronologico, al museo archeologico dell’Isola, al quale è stata destinata dallo stesso dott. D’Aietti. Si tratta, in realtà, soltanto della parte inferiore del corpo della dea: il manufatto, risalente all’VIII-VII secolo a. C., è contemporaneo alla prima espansione dei Fenici nel Mediterraneo occidentale, in epoca comunque non lontana dalla data di fondazione di Cartagine (814 a. C.). Il prof. Sebastiano Tusa della Soprintendenza regionale ha preso atto della “scoperta”, ringraziando personalmente il dott. D’Aietti per la sensibilità e la correttezza di cui ha dato prova, consegnando il prezioso reperto all’istituzione competente.
Queste foto di Astarte, che pubblichiamo, sono state tempestivamente riprese da un appassionato di archeologia, il dott. Gaspare La Torre. La rivista “Arkeomania”, a cui l’autore ne ha fatto dono, è perciò lieta di avere così l’opportunità di renderle note, in assoluta anteprima, ai propri lettori.
Presso Capo Spadillo, in località Bagno dell’Acqua, accanto al Lago di Venere, così scrive Maurizio Vento su «Sicilia Archeologica», anno XXXVII, fascicolo 102, “L’Erma di Bretschneider”, Roma 2004, Paolo Orsi in missione a Pantelleria dal Natale 1894 al 2 febbraio 1895, “rinvenì anche le reliquie di un piccolo Santuario punico rupestre, purtroppo allora già demolito perché ridotto a vigneto l’anno prima dell’arrivo dell’Orsi, che non si lasciò tuttavia sfuggire l’opportunità di acquistare dal proprietario del fondo sei statuette di argilla di fattura fenicia, oggi custodite nel Museo Salinas di Palermo”.
I reperti provenienti dalla presenza fenicia, protrattasi nell’Isola per oltre un millennio, emergono dunque un po’ sull’intero territorio di Pantelleria; e la statua in pietra di contrada Zito, fotografata in tre posture da La Torre, ne costituisce solo il più attuale esempio.
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