Sabato 15 luglio, nel corso di una serata-evento trasmessa su Rai Due, verranno premiati i vincitori del “Premio Zeus” edizione 2006. Il “Premio Zeus”, premio internazionale di archeologia della città di Ugento, è stato istituito nel 2005 dall'Associazione “Terremerse - Culture del Mediterraneo” e dal Comune di Ugento (provincia di Lecce) ed è dedicato al Klaohi Zis, il bronzo ritrovato nel 1961 ad Ugento.
Il Premio è un evento stabile che si ripete annualmente ed ha come scopo quello di dare un riconoscimento pubblico a coloro che si distinguono nel campo dell'archeologia. La direzione artistica è affidata a Tony Paticchio. Il filo conduttore di questa seconda edizione è “Zeus, il mito e la seduzione”, tema al quale sarà ispirata la serata-evento. Le sezioni del Premio sono: giovani laureati in Archeologia in Italia ed all'estero; premio alla carriera; innovazione e Tecnologia; restauro Archeologico; investimenti in ricerca; missione all'estero; trasmissione televisiva.
La Commissione che decide i premiati è presieduta dal prof. Francesco D'Andria, direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica e Medievale dell'Università di Lecce, ed è composta dal prof. Giovanni de Bonfils, Ordinario di Diritto Romano presso l'Università di Bari, dall'on. Eugenio Ozza, sindaco di Ugento, e da Tony Paticchio, direttore artistico del Premio.
I vincitori riceveranno un medaglione d'argento, raffigurante l'immagine di Zeus, realizzato appositamente dall' Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato su disegno del maestro Franco Baldassarre.
Il “Premio Zeus” è l'unico premio internazionale dedicato all'archeologia che si conclude con una serata-evento che andrà in onda in seconda serata su Rai2 nella settimana successiva. Non solo archeologia dunque, ma anche un momento di incontro tra cultura, tutela monumentale e promozione turistica, con il quale il Salento torna a svolgere il suo antico ruolo di porta del Mediterraneo e di centro culturale di eccellenza.
La serata finale, ricca di ospiti e condotta da Francesca Rettondini e Gian Guido Baldi, si svolgerà nella piazza principale di Ugento, allestita per l'occasione con una scenografia virtuale ispirata al tema “Zeus e le donne”.
La sezione musicale sarà assicurata da tre talenti canori: Nicky Nicolai, che dopo i successi di Sanremo rappresenta una delle più raffinate artiste della scena musicale italiana, che esprime le note più profonde del jazz; Senit, la voce intensa, calda e sensuale edita dalla Panini, interprete di musical come “Rent” e guidata, nella direzione artistica, dall'esperienza di Gaetano Currei, il leader degli Stadio; ed Antonino, il vincitore dell'ultima edizione di “Amici di Maria De Filippi”, una voce capace di spaziare dalla ruvidità di Rod Stewart alla grana grossa di Otis Redding, alla profondità di Seal.
Sul filo conduttore della seduzione il Balletto del Sud diretto dal coreografo Fredy Franzutti renderà omaggio al flamenco, al tango ed alla musica africana, con musiche di Paolo Fresu e l'Orchestra Dimi, diretta dal Maestro Enrico Melozzi.
Infine, la moda: lo stilista Alviero Martini, le cui collezioni sono sempre pensate per moderni viaggiatori che con passione coltivano il piacere del viaggio, inteso come raffinata manifestazione della propria personalità, presenterà alcune delle sue più belle e seducenti creazioni.
Il “Premio Zeus” è l'occasione per portare il Salento in primo piano, promuovendone il territorio ed il patrimonio culturale, artistico e naturale. La città di Ugento, situata in quella che fu la Magna Grecia, culla della civiltà occidentale, è il luogo ideale per lo svolgimento di questo progetto internazionale nel segno di Zeus.
Rinvenuta ad Ugento, la statua bronzea dello Zeus Stilita è senza dubbio uno dei principali capolavori artistici dell'arte magno-greca.
Giaceva all'interno di una buca chiusa da un masso quadrangolare -che si capirà poi essere il capitello che in antico la sosteneva- quando, durante lo scavo per le fondamenta di una casa, gli operai la riportarono alla luce nel dicembre del 1961.
Realizzata alla fine del VI secolo a.C. con il metodo della fusione a cera persa, è una delle pochissime statue in bronzo giunte fino a noi.
Nei suoi 74 centimetri di altezza raccoglie l'atteggiamento fiero e sereno del dio che, stringendo il fulmine nella mano destra e l'aquila nella sinistra, si presenta dall'alto di una colonna ai suoi fedeli, coronato di alloro e di rosette.
La leggera torsione del busto, l'estrema attenzione ad ogni particolare, fanno apparire eccezionale l'opera da qualsiasi punto ci si fermi ad ammirarla.
Il pezzo, di valore ed importanza inestimabili, costituisce l'esempio massimo dei contatti e degli scambi culturali che la civiltà Messianica, di cui Ugento costituiva uno dei centri dominanti, intratteneva con la città di Taranto: unica colonia magno-greca fondata in Puglia.
Dopo 41 anni dalla sua scoperta, lo Zeus è stato esposto nella mostra “Klaohi Zis, il Culto di Zeus ad Ugento”, organizzata dall'Amministrazione Comunale di Ugento in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia e con l'Università degli Studi di Lecce, tenutasi nel Museo Civico dal luglio 2002 sino all'aprile del 2004.
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