Dal 13 al 20 giugno, a Mozia, un gruppo di allievi del polo universitario trapanese del dipartimento di Archeologia Navale della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Ateneo di Bologna (sede di Ravenna) sotto la guida del prof. Enrico Acquaro, oggi giustamente annoverato come uno fra i maggiori esperti mondiali di archeologia fenicio-punica, sarà impegnato in attività di studio dei reperti ritrovati nell’isola di San Pantaleo durante due campagne di scavo compiute in precedenza nell’area della Casa dei Mosaici, elegante abitazione con ampio peristilio e decorazioni musive a ciottoli di fiume bianchi e neri, raffiguranti scene di grifoni, leoni ed altri animali in lotta.
I giovani, occupati nella specifica elaborazione di tesi di laurea sul tema in argomento, si soffermeranno inoltre ad esaminare da vicino la casermetta, i resti delle vetuste mura che proteggevano la città, gli approdi naturali e artificiali dell’arcipelago dello Stagnone. Nel museo “Giuseppe Whitaher, di recente riordinato e ampliato, saranno oggetto dellla loro attenzione le arule in terracotta e le ceramiche.
L’archeologia navale, grazie alla presenza prestigiosa e fattiva dell’Università di Bologna, continua a vivere qui una stagione di straordinario fervore che si innesta positivamente sulle legittime attese dei trapanesi per il potenziamento delle strutture portuali e per le iniziative che guardano al mare come fonte di guadagno e di occupazione nel quadro di una mobilitazione proiettata anche alla conquista di un ruolo internazionale da consolidare nel carismatico mondo delle gare veliche.
Argomenti trattati in questo servizio: Acquaro prof. Acquaro Enrico Acquaro archeologia navale Trapani archeologia navale Universit ! Bologna archeologia navale Ravenna archeologia fenicio-punica Mozia arcipelago Stagnone casa dei Mosaici museo Whitaker museo archeologico Mozia fondazione Whitaker isola S. Pantaleo isola San Pantaleo arcipelago dello Stagnone |
|
|
|