Il Satiro di Mazara esposto al Louvre
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A Trapani al museo Pepoli la mostra su edizioni europee del XVI secoloIl Satiro, tesoro prezioso dei Mazaresi, che continua ancora a viaggiare dopo un lungo sonno nel mare di Mazara, è stato a Roma e in Giappone.
Dalla data del suo recupero nei fondali del Mediterraneo, la statua in bronzo di strada ne ha fatta davvero molta. Adesso il Satiro è approdato anche in Francia e fino a giugno sarà esposto al Louvre. L’evento sicuramente mette in luce la città di Mazara e la Sicilia dinanzi ad un pubblico mondiale. È questo uno dei casi in cui il bene culturale incrementa il flusso turistico, trasformandosi in un fattore di progresso per la vita economica di una comunità.
La statua bronzea, attribuita da taluni studiosi a Prassitele, sembra proiettata, nella sua configurazione, verso la conquista dello spazio ed esprime tutto il proprio pathos con la sua danza vorticosa ed inebriante.
Ora, esposta al fianco delle altre opere dello stesso scultore ateniese, essa permetterà di verificare meglio in via ultimativa l’attribuzione della probabile paternità.
Durante il periodo della permanenza in Francia, il museo del Satiro verrà dotato di un impianto di climatizzazione.
Il locale, tuttavia, non è rimasto spoglio. Infatti, a seguito di questo gemellaggio con il Louvre, ha accolto due statue che saranno esposte al pubblico fin dall’inizio di aprile, a conclusione di alcune settimane di chiusura. Si tratta della Venus Genetrix, cioè la Venere Madre, alta 174 cm, essenza stessa della bellezza, copia di un’opera dello scultore greco Callimaco datata fra il 480 e il 460 a. C.; accanto ad essa ci sarà la statua raffigurante La supplice, alta 104 cm., copia di un’altra celebre opera greca del V secolo proveniente dalla collezione Barberini.





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