Alla presenza del sindaco di Partanna on. Enzo Culicchia, dell’assessore regionale dei Beni Culturali on. Nicola Leanza, del presidente della Provincia Regionale di Trapani sen. Antonio d’Alì e del prof. Sebastiano Tusa, soprintendente del Mare per la Regione Siciliana, ha avuto luogo la cerimonia di posa della prima pietra per il costituendo Parco Archeologico di Partanna, che verrà realizzato sulla base del progetto redatto dai tecnici Vito Civello e Maurizio Parlato con un finanziamento di circa un milione e duecentomila euro nel quadro del PIT 6 Alcesti.
Il sito di Contrada Stretto, già studiato sul piano scientifico dal prof. Sebastiano Tusa, che ha curato gli scavi, riveste nella preistoria della Sicilia un eccezionale rilievo, in quanto fu l’uomo a scavare questo fossato nella calcarenite a pochi chilometri dal versante est dell’abitato attuale di Partanna; i reperti ivi rintracciati conservano tenacemente distinti i caratteri di una civiltà indigena, rivalutata così dal punto di vista del suo svolgimento e del grado di sviluppo culturale di cui, alla luce delle recenti indagini, essa fu significativa espressione.
I manufatti finora rinvenuti, in atto ospitati a Partanna nel “Museo Civico della Preistoria del Basso Belìce”, sono custoditi in apposite vetrine; tra essi emergono per originalità delle forme reperti databili dal neolitico iniziale alla prima fase dell’eneolitico. Di singolare eleganza il bacino con anse a linguetta, al quale fanno da contorno lame in selce e ossidiana, parti di asce in quarzite, attingitoi decorati con incisioni, pendenti per collane, formine cave per la lavorazione dei vasi, olle funerarie.
L’approvazione del nuovo progetto rappresenta una fondamentale svolta di dimensione epocale per l’hinteland di Partanna e dischiude straordinari spazi al turismo nella sua attuale dimensione che lo lega in modo crescente al dato culturale.
Il presidente della Provincia sen. Antonio d’Alì, prendendo la parola, ha evidenziato da parte sua “il beneficio che la nostra società trae dalla valorizzazione delle risorse archeologiche, paesaggistiche e naturali del territorio”. La Soprintendenza di Trapani, rappresentata dal soprintendente arch. Giuseppe Gini e dalla dirigente della sezione archeologica dott.ssa Caterina Greco, ha manifestato pieno appoggio all’iniziativa, che premia l’attività svolta dai suoi promotori, come il presidente del locale Archeoclub dott. Maurizio Marchese.
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