Il mondo fenicio-punico a Trapani, Selinunte ed Enna
Enrico AcquaroRilevanti convegni per una più dettagliata conoscenza della presenza fenicia in Sicilia. La Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna con sede in Ravenna, per iniziativa dell’archelogo prof. Enrico Acquaro, già allievo di Sabatino Moscati ed in atto titolare della cattedra della civiltà fenicio-punica, è impegnata, nel quadro di una intensificata cooperazione con la Tunisia, in una prestigiosa serie di conferenze e di iniziative, appoggiate per quanto di sua competenza dalla dott.ssa Rossella Giglio della Soprintendenza trapanese, nella vasta area centro-occidentale della Sicilia in cui Cartagine estese la propria epicrazia.
Il primo incontrò avrà luogo a Trapani, in via Cappuccini n. 7, alle ore 17,30 di martedì 4 maggio, con una relazione di Enrico Acquaro che qui dirige il Corso di Laurea in Archeologia del Mare. Il tema trattato sarà il seguente: “La Sicilia punica: storia di un’identità”. Il convegno è promosso dal Club Unesco di Trapani, dall’Università di Bologna e dal locale Consorzio Universitario.
Il secondo momento, voluto dalla sopra citata Facoltà bolognese di Conservazione dei Beni Culturali, dal suddetto Consorzio Universitario e dalla Soprintendenza per i Beni Culturali di Trapani, è costituito da una tavola rotonda che si svolgerà mercoledì 5 maggio, alle ore 10,30, presso il Campo Archeologico Museale di contrada Triscina a Selinunte con interventi di Enrico Acquaro, Nicola Cusumano, Paola De Vita, Rossella Giglio, Alessandro Iannucci, Antonella Lamia, Manuel Martinez, Simone Rambaldi e Giuseppe Salluzzo.
Nell’aula della sede del rettorato dell’Università Kore di Enna, nell’ambito delle celebrazioni dei cinque anni di autonomia dell’Ateneo, proiettato sotto l’autorevole guida di Salvo Andò verso una meritata supremazia geografica e culturale in Sicilia e nel Mediterraneo, ci sarà nel pomeriggio del 7 maggio l’attesissima relazione del prof. Enrico Acquaro durante il convegno sul tema “L’Università Kore e la ricerca archeologica”. L’insigne docente evidenzierà la necessità della istituzione di un “Centro di ricerca per l’archeologia fenicio-punica nel centro del Mediterraneo”. Prenderanno inoltre la parola Salvo Andò, Cataldo Salerno, Rino Agnello, Giuseppe Monaco, Liborio Termine, Beatrice Basile, Paolo Bargiacchi, Giuseppe Marseglia, Giovanni Pettinato, Silvia Chiodi, Vladimiro Crisafulli, Mark Pluciennik, Antoine Mentijs, Basema Hamarneh, Enrico Giannitrapani, Patrizio Pensabene e Paolo Barresi.