Mercoledì 21 aprile 2010 a Marsala, nella sala conferenze del Museo archeologico “Baglio Anselmi”, si è svolto un seminario di studi organizzato dalla Soprintendenza nell’ambito della XII Settimana dei Beni Culturali.
La dott.ssa Rossella Giglio, dirigente del Servizio per i beni archeologici della Soprintendenza di Trapani, ha tenuto una conferenza di «Presentazione delle recenti scoperte archeologiche a Lilibeo», per contestualizzare l’ultimo ritrovamento più rilevante delle ricerche nell’area del parco archeologico, di cui poi ha parlato la prof.ssa Antonietta Brugnone dell’Università degli Studi di Palermo: «L’epigrafe ritrovata. Brevi note sul culto di Iside a Lilibeo».
Si tratta di un’iscrizione lapidea che attesta l’esistenza del culto di Iside a Lilibeo, confermata dal ritrovamento del santuario della dea nel corso delle ricerche archeologiche dirette dalla dott.ssa Giglio.
La presenza di culti egizi costituisce una novità estremamente importante per la città romana di Lilibeo, vero crocevia del Mediterraneo antico, verso cui confluiva il traffico africano diretto a Roma e alla penisola italiana.
L’iscrizione ritrovata durante lo scavo del 2008 è stata oggi integrata e ricomposta per intero con un secondo grande frammento che era custodito dal 1903 nei magazzini del Museo Whitaker sull’isola di Mozia: grazie all’attenta ricognizione della dott.ssa Pamela Toti, conservatrice del museo dell’isola, è stato possibile identificare il frammento che recava il cartellino di provenienza con indicato «Terre Trapani di Capo Boeo», esattamente la stessa località dello scavo, nell’attuale parco archeologico; oggi è stato possibile ricomporre per intero l’iscrizione, che è stata quindi attentamente decifrata dalla prof.ssa Brugnone. Nel corso della cerimonia, alla fine della conferenza, è stata presentata al pubblico la colonna, in una apposita vetrina espositiva nella sala Lilibeo del Baglio Anselmi, alla presenza della dott.ssa Giglio per la Soprintendenza, della dott.ssa Carollo, segretario generale della Fondazione Whitaker, e del prof. Nigro, dell’Università La Sapienza di Roma e consigliere della Fondazione.
Inoltre, nel corso dell’intera giornata, sono stati presentati anche i lavori realizzati dagli studenti nell’ambito del progetto «Marsala apre le porte all’Archeologia»; ciascun Istituto scolastico ha esposto al Museo i lavori realizzati nel corso dell’anno, secondo gli itinerari didattici prescelti, alla presenza del vicesindaco avv.Michele Milazzo, della dott.ssa Rossella Giglio della Soprintendenza e della dott.ssa Assunta Lupo, dirigente dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana.
La manifestazione ha previsto anche la presentazione del quarto fascicolo della guida «Museo Archeologico “Baglio Anselmi”. Itinerari didattici: dal Museo al Territorio. Da Lilibeo a Marsala», edito dalla Soprintendenza, a cura di Maria Grazia Griffo, con il coordinamento di Rossella Giglio. La pubblicazione è stata distribuita ai rappresentanti delle scuole presenti.
Sono stati aperti i siti archeologici di Lilibeo e Mozia in collaborazione con studenti- ciceroni, in orario scolastico.
Lilibeo- area archeologica di Capo Boeo: decumano massimo e Insulae (ingresso dall’atrio del Museo Archeologico);
chiesa di San Giovanni al Boeo;
necropoli monumentale di via del Fante;
necropoli di via Struppa;
ipogeo di Crispia Salvia;
abitato di via delle Ninfe;
area archeologica dell’ex chiesa di San Girolamo;
fossato di via G. Anca Omodei;
Mozia, necropoli arcaica; cothon; tophet; museo “G. Whitaker”.
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