A seguito della decisione adottata a Lisbona durante i lavori del sesto Congresso mondiale di studi fenici e punici, che ha avuto luogo in Portogallo nei mesi di settembre e ottobre del 2005, la settima edizione dell’importante assise ha come sede la città di Hammamet in Tunisia, sotto la presidenza del celeberrimo archeologo prof. Mohamed Hassine Fantar. I lavori si svolgono dal 10 al 14 novembre 2009. L’incontro ha per tema “La vita, la religione e la morte nell’universo fenicio-punico”.
Nei cinque giorni fissati dal suddetto calendario, la specifica organizzazione, con riferimento alla larga e qualificata partecipazione e agli innumerevoli contributi scientifici, è curata dal prof. Ahmed Ferjaoui, responsabile dell’«Institut National du Patrimoine».
Fra i docenti universitari invitati in rappresentanza dell’Italia ci sono il prof. Enrico Acquaro dell’Ateneo di Bologna, la cui notorietà internazionale ha le sue radici nelle prestigiose pubblicazioni e nelle molteplici attività di ricerca in Italia e all’estero che ne caratterizzano il brillante curriculum (per quanto riguarda in particolare la Sicilia, da un trentennio dirige con successo gli scavi nella cosiddetta Casa dei Mosaici a Mozia), e il prof. Piero Bartoloni, insigne archeologo romano dell’Università di Sassari, che proprio in Tunisia nel 2005 riportò alla luce le vestigia puniche di Zama, nota nella storia antica perché in tale località ebbe luogo lo scontro conclusivo nel secondo immane conflitto tra Roma e Cartagine.
La Sicilia è presente con la dott.ssa Rossella Giglio, a capo del settore archeologico della Soprintendenza di Trapani; a lei è stato affidato dalle autorità culturali tunisine il coordinamento di una delle sedute congressuali. Una relazione sarà tenuta anche dal prof. Lorenzo Nigro de “La Sapienza” di Roma.
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