Una delle novità della Processione dei Misteri di quest’ anno è stata sicuramente l’iniziativa presa dal sacro Gruppo dell’«Arresto» per la creazione di una nuova catena per il Cristo. Questo gioiello, che ormai è entrato a far parte degli ornamenti dei Misteri, è stato realizzato dall’orafo Alfonso Graffeo, ed è stato presentato ai trapanesi il giorno 19 marzo al Palazzo della Vicaria, una serata in cui i rappresentanti del Ceto dei Metallurgici hanno deciso di coinvolgere l’intera popolazione, mostrando questa rilevante opera di artigianato locale. Durante la manifestazione, moderata da Massimiliano Galuppo, sono stati riconosciuti meriti alle persone che hanno devoluto al riguardo un contributo speciale.
È intervenuto il capo console Vito Genna, e non sono mancati momenti altrettanto emozionanti che hanno fatto rivivere i riti della Pasqua. I presenti hanno successivamente ascoltato alcune liriche sulla Settimana Santa di Nino Barone, mirabilmente interpretate da Patrizia Lo Sciuto, e le splendide musiche eseguite da Caterina Genna e Santino Stinco. Durante l’incontro è stato inoltre proiettato un filmato di Paolo Grimaudo che ha descritto in maniera incisiva le fasi della lavorazione della catena con una breve intervista alla creatrice del progetto grafico. L’ idea era maturata circa un anno addietro in occasione di un apposito concorso, indetto dal suddetto Ceto per gli alunni del Liceo artistico “Michelangelo Buonarroti” di Trapani e vinto da Valentina Gucciardi.
Ori, argenti e vestiari, conservati dalle singole maestranze in abitazioni private, sono utilizzati ogni anno per rivestirne i Gruppi in occasione del Venerdì Santo. A testimonianza del buon gusto e dell’innato senso della proporzione e della prospettiva, di cui erano dotati gli autori deile preziose sculture, ci sono infatti i magnifici rivestimenti argentei (corazze, elmi, spade, tracolle, croci, diademi) che le maestranze custodiscono gelosamente e di cui le “vare” vengono adornate nella quaresimale ricorrenza.
Come afferma lo scrittore Nicola Lamia, autore di apprezzate pubblicazioni sulla Pasqua trapanese, «la Processione dei Misteri ci sembra veramente al suo posto soprattutto nelle strade anguste e un po’ tortuose della città vecchia, dove i diademi dei Cristi e delle Madonne e le lance dei Centurioni e dei Giudei toccano quasi i balconi gremiti di fedeli genuflessi ed i ceri delle bare gettano riverberi rossastri sui muri delle case e sulla folla estatica, e le facciate degli edifici vetusti su cui il tempo ha disteso la sua patina dorata o grigia fanno da sfondo agli episodi della Passione, in una dolce atmosfera di intimità e di raccoglimento, che fa di ogni viuzza una strada od una chiesa».
I rivestimenti dei Gruppi costituiscono, come si vede, la coreografica parte ornamentale della processione unitamente ai ceri e agli addobbi floreali e contribuiscono ad animarla e a sancirne la caratteristica armonia. Il Ceto dei Metallurgici, con la nuova catena, ha aggiunto un tocco mirabile alla composizione scenica dell’arresto di Gesù, nel momento in cui il figlio di Dio viene ammanettato dagli sgherri inviati dei Sacerdoti e dei Farisei.
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