Salemi: scavi archeologici a S. Miceli
Salemi: scavi archeologici a S. Miceli soprintendenza ai Beni Culturali di trapani
Salemi: scavi archeologici a S. Miceli soprintendenza ai Beni Culturali di trapani
È recente la notizia che l'assessorato regionale dei Beni Culturali della Regione Siciliana ha stanziato 520 mila euro per la fruizione di una delle aree archeologiche più rilevanti del comprensorio di Salemi (Tp): si tratta della basilica paleocristiana di S. Miceli in contrada Vado.
L'area venne indagata già dal Salinas nel 1893; le successive ricerche hanno rilevato frequentazioni sin dall'età ellenistica (III-II sec. a. C.) e la presenza di un insediamento rurale nella prima età imperiale (I d. C.).
La basilica, la cui datazione si colloca tra il IV ed il VI sec. d. C., presenta interessanti pavimenti a mosaico sovrapposti con iscrizioni in greco e latino; sono state inoltre rinvenute delle tombe nel perimetro dell'edificio.
Gli scavi e gli studi hanno dimostrato l'importanza storica, culturale ed archeologica del sito, fino ad oggi ai più sconosciuta, ma che tra qualche mese potrà godere dell'attenzione che merita.
Il finanziamento è volto infatti a sistemare l'area archeologica per una completa fruizione turistica, attraverso la realizzazione di una copertura in vetro che permetterà la visione del monumento dall'esterno, di un percorso lungo l'area archeologica e di un parcheggio.
Il progetto è stato elaborato dall'architetto Pietro Di Maria ed è stato portato avanti, soprattutto negli ultimi tempi, dal sindaco Biagio Mastrantoni ed in particolare dall'assessore dei Beni Culturali del Comune di Salemi Salvatore Grillo.
C'è dunque una grande soddisfazione generale per questo finanziamento, che vede riconosciuta l'importanza archeologica del sito ma anche di tutto il comprensorio salemitano da parte dell'assessorato regionale, che ha creduto nel potenziale turistico del luogo.
Ci auguriamo che questo progetto, che ha visto il lavoro congiunto di Comune, Soprintendenza e Regione, sia il primo di una serie di iniziative volte a valorizzare e rendere quindi fruibile tutto il territorio di Salemi, così ricco di testimonianze archeologiche (ricordiamo la recente mostra sugli scavi degli ultimi 10 anni, che ha riscosso molto successo; in essa sono stati esposti fra l'altro i reperti degli ultimi scavi effettuati presso Monte Polizo e Mokarta).
L'area venne indagata già dal Salinas nel 1893; le successive ricerche hanno rilevato frequentazioni sin dall'età ellenistica (III-II sec. a. C.) e la presenza di un insediamento rurale nella prima età imperiale (I d. C.).
La basilica, la cui datazione si colloca tra il IV ed il VI sec. d. C., presenta interessanti pavimenti a mosaico sovrapposti con iscrizioni in greco e latino; sono state inoltre rinvenute delle tombe nel perimetro dell'edificio.
Gli scavi e gli studi hanno dimostrato l'importanza storica, culturale ed archeologica del sito, fino ad oggi ai più sconosciuta, ma che tra qualche mese potrà godere dell'attenzione che merita.
Il finanziamento è volto infatti a sistemare l'area archeologica per una completa fruizione turistica, attraverso la realizzazione di una copertura in vetro che permetterà la visione del monumento dall'esterno, di un percorso lungo l'area archeologica e di un parcheggio.
Il progetto è stato elaborato dall'architetto Pietro Di Maria ed è stato portato avanti, soprattutto negli ultimi tempi, dal sindaco Biagio Mastrantoni ed in particolare dall'assessore dei Beni Culturali del Comune di Salemi Salvatore Grillo.
C'è dunque una grande soddisfazione generale per questo finanziamento, che vede riconosciuta l'importanza archeologica del sito ma anche di tutto il comprensorio salemitano da parte dell'assessorato regionale, che ha creduto nel potenziale turistico del luogo.
Ci auguriamo che questo progetto, che ha visto il lavoro congiunto di Comune, Soprintendenza e Regione, sia il primo di una serie di iniziative volte a valorizzare e rendere quindi fruibile tutto il territorio di Salemi, così ricco di testimonianze archeologiche (ricordiamo la recente mostra sugli scavi degli ultimi 10 anni, che ha riscosso molto successo; in essa sono stati esposti fra l'altro i reperti degli ultimi scavi effettuati presso Monte Polizo e Mokarta).
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