I reperti punici del Museo "A. Cordici" di Erice
di Manuel Martinez |
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La collezione di età punica del Museo Comunale “A. Cordici” di Erice comprende in gran parte reperti provenienti dalla necropoli di Piano delle Forche, nei pressi della Porta Trapani, ad Erice, dalla più antica necropoli di contrada Mocata-Palatimone, nei pressi di San Vito Lo Capo, risalente alla tarda età del Bronzo, e dalle adiacenze del santuario (sul tempio e sul culto di Astarte Ericina nel Mediterraneo, si veda da ultimo E. Acquaro A. Filippi S. Medas (edd.), Il culto di Afrodite Ericina nel Mediterraneo (= Biblioteca di Byrsa, 7), Lugano 2010). La necropoli punico-romana, scavata da Anna Maria Bisi nel 1969, in uso fino all’età bizantina, ha documentato numerose deposizioni entro brocche e urne, oltre che ceramica acroma dalle forme tipiche del repertorio punico. Nel museo sono esposte due urne cinerarie di III a.C., rispettivamente con orlo rialzato verticale e piatto, munite di anse a nastro. Dalla medesima necropoli provengono anche le tre anfore puniche da trasporto, ascrivibili al III secolo a.C. L’unico amuleto conservato nel museo, datato al VII a.C., proviene da una tomba della necropoli di contrada Mocata: l’esemplare, in faïence, raffigura Ptah-Pateco nudo. Degli altri reperti analizzati non è noto, purtroppo, il contesto di rinvenimento, anche se è probabile che siano stati rinvenuti nei pressi del santuario ericino. È il caso dei due scarabei in steatite bianca di VII-VI secolo a.C., recanti sulla base formule protettive e nomi regali, del pendente a testa femminile in pasta vitrea, della statuetta fittile di timpanistria di VI-V a.C., delle quattro teste in terracotta di statuette femminili con alto kàlathos e del frammento di maschera leonina, manufatti che documentano una frequentazione punica dell’area. Il trafugamento qualche decennio addietro di alcuni pezzi, che trovano in ambito siciliano pochissimi confronti, .ha privato il museo di importanti reperti testimonianti la circolazione ad Erice di oggetti egizi ed egittizzanti, Nello specifico, si fa riferimento alla statuetta cipriota in pietra di VI a.C. raffigurante un personaggio maschile egittizzante, all’ushebti in faïence, e ai tre bronzetti di età saitica rappresentanti Isi allattante Horo, Arpocrate e un adorante. |
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