Caravaggio: l’immagine del divino a Trapani
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I bari del CaravaggioVenerdì 14 dicembre, alle ore 20, è stata inaugurata dal Presidente del Senato della Repubblica on. Franco Marini la mostra “Caravaggio: l’immagine del Divino”, che si terrà a Trapani dal 15 dicembre 2007 al 14 marzo 2008, presso il museo Conte Agostino Pepoli, per celebrare i 400 anni dal passaggio del Maestro in Sicilia.Tra le autorità intervenute, il sen. Antonio d’Alì, presidente della Provincia Regionale, la quale ha partecipato con un sostegno finanziario di ottocentomila euro all’organizzazione dell’evento.
L’appuntamento è stato preceduto nel pomeriggio dal seminario “Luci ed Ombre di Caravaggio”, tenuto dal Maestro Vittorio Storaro, presso il Teatro dell’Università intitolato a Tito Marrone (1882-1967), grandissimo poeta crepuscolare e drammaturgo trapanese di cui ricorre il quarantesimo anniversario della morte (1967-2007).
L’esposizione, a cura di Sir Denis Mahon, costituisce una valida occasione per ammirare i capolavori, anche inediti, del Caravaggio. In tale occasione, per la prima volta, sarà esposta l’opera «I Bari».
La mostra, realizzata da RomArtificio, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano e con il Consorzio Universitario della Provincia di Trapani, rende omaggio ad uno dei massimi esperti del seicento italiano, Sir Denis Mahon, in occasione del suo 97° compleanno, consacrando così la sua lunga e instancabile carriera di studi e ricerche.
Studenti alla mostra del Caravaggio presso il museo Pepoli di TrapaniUno straordinario percorso espositivo seleziona alcune opere, anche inedite, realizzate dal Caravaggio negli ultimi anni della sua vita durante la fuga da Roma, un percorso voluto da Sir Denis Mahon, con l’ausilio del prof. Maurizio Marini e della prof. Mina Gregori, dopo mesi di lavoro insieme con Roberto Celli, presidente di Romartificio.
L’esposizione evidenzia la genialità e la profonda sensibilità del Caravaggio, che seppe interpretare la nuova temperie spirituale tanto impregnata di religiosità, sconvolgendo le tradizionali iconografie con nuove e audaci composizioni. L’artista diede voce al sentimento religioso, all’anelito del divino che caratterizzò la cultura seicentesca, dalle prove giovanili fino alle ultime tragiche opere.
Dopo l’inaugurazione a Malta, “Caravaggio: l’immagine del divino” si presenta ora nell’ex convento trecentesco di Trapani con l’«Adorazione dei Pastori» e la «Resurrezione di Lazzaro» del Museo Regionale di Messina, il «Sacrificio di Isacco» e il «San Francesco in estasi» da Princeton, il »San Francesco in meditazione sulla morte» da Carpineto Romano, il «San Francesco» dalla Pinacoteca Civica “Ala Ponzone” di Cremona, l’«Estasi di S. Francesco» dai Civici Musei di Storia e Arte di Udine, il «San Giovannino» della Galleria Corsini, il «San Giovannino alla sorgente» proveniente da una collezione privata, la «Decapitazione di San Gennaro» da Palestrina, il «Sacrificio di Isacco» da Modena, la «Maddalena in estasi» da Roma e la recente attribuzione «I Bari».





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