La Provincia Regionale di Trapani sarà presente con un proprio stand alla 29a edizione di BIT 2009, la prestigiosa Borsa Internazionale del Turismo aperta al pubblico dal 19 al 22 febbraio nel quartiere fieristico milanese di Rho. È stato il dinamico assessore provinciale al Turismo Andrea Di Girolamo a darne l’annuncio nel solco di una tradizione che si rinnova di anno in anno.
L’immenso patrimonio archeologico, monumentale e naturalistico trapanese - ha detto Di Girolamo - sarà oggetto di una capillare pubblicizzazione, dai templi di Segesta e Selinunte, al teatro greco di Segesta, ai siti elimi di Drepano (Trapani), Erice, Castellammare del Golfo, Segesta e Alicia (Salemi), alle città fenicie di Lilibeo (Marsala) e Mozia, alle Cave di Cusa, alle Chiese e ai Monasteri, ai Bagli dell’entroterra, ai centri storici, alle isole Egadi e a Pantelleria, alle spiagge sabbiose e rocciose, alle moderne strutture alberghiere, ai ristoranti dove sono approntate da cuochi di provata esperienza le gustose ricette di una cucina ricca e raffinata.
L‘assessore ha quindi passato in rassegna gli sforzi compiuti per la promozione del turismo nella vasta area della Sicilia occidentale, con evidenti esiti positivi agevolati dallo sviluppo dell’aeroporto e dai crescenti collegamenti aerei in Italia e all’estero. Una iniziativa la sua che, oggetto preliminare di una meditata valutazione, riguarderà una richiesta rivolta all’assessorato regionale dei Beni Culturali perché siano trasferiti nei musei territoriali alcuni fra i reperti in atto conservati nei magazzini o custoditi nelle sale espositive dei grandi musei delle aree metropolitane di Palermo, Messina, Catania e Siracusa, in quanto al tempo degli avvenuti ritrovamenti non esistevano nei luoghi di provenienza locali idonei alla conservazione e pubblica fruizione dei preziosi materiali recuperati. Con riferimento a Marsala, ad esempio, potrebbero essere legittimamente restituite le stele dipinte di Lilibeo già acquisite da Antonino Salinas sul finire del XIX secolo e che adesso troverebbero decorosa ospitalità a Baglio Anselmi. Le metope di Selinunte (anch’esse giacenti nella capitale dell’Isola) andrebbero più appropriatamente sistemate a Castelvetrano, favorendo così un’equa ripartizione in Sicilia dei flussi turistici interessati all’archeologia.
Programma ambizioso dunque quello promosso con felice determinazione da Andrea Di Girolamo, programma che merita non solo di essere condiviso, ma di essere altresì concretamente appoggiato da quanti hanno a cuore i progetti finalizzati ad imprimere uno scossone positivo al panorama statico che ha di recente collocato la provincia di Trapani, pur così straordinariamente ricolma di beni naturali ed artistici, addirittura al centesimo posto fra le province italiane nella speciale graduatoria apparsa sul “Sole/24 Ore”.
La Borsa Italiana del Turismo costituisce quest’anno, nelle intenzioni dell’assessore, soltanto il primo gradino da scalare nella lunga salita con tante tappe la cui vetta appare ancora purtroppo abbastanza lontana. Ma Di Girolamo, da sportivo di razza, saprà mantenere fermo il timone per una giusta rotta.
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