Lo scrittore prof. mons. Pietro Pisciotta, responsabile dell’archivio storico della millenaria Curia di Mazara del Vallo, già assiduo e valido collaboratore del Preside prof. Gianni di Stefano, Medaglia d’Oro del Ministero della Pubblica Istruzione per altissimi meriti culturali, si propone di riattivare l’Accademia Selinuntina, risorta a nuova vita nel 1958, grazie all’opera del suo grande e indimenticabile Amico scomparso, che con nuovi statuti e il motto “Virescit” aveva raccolto nel ricostituito Sodalizio quanti intendevano collaborare per celebrare la cultura siciliana ed il contributo della Sicilia alla civiltà mediterranea. All’antica Accademia Gianni di Stefano, storico e poeta tra i maggiori in Sicilia nel secolo scorso, aveva peraltro affiancato l’Istituto di Storia del Vallo di Mazara, perché nel campo delle scienze storiche riteneva necessario sostenere con idonee ma autonome iniziative l’azione incisiva dell’Accademia Selinuntina.
Per sua iniziativa e sotto l’egida dell’Accademia venne inoltre istituito il Premio Selinon, come testimonianza di gratitudine agli uomini illustri che, pur essendo nati sotto altri cieli, avevano amato ed onorato la terra di Sicilia.
L’assegnazione del premio Selinon, arrivato fino alla sua nona edizione, è documentata dalla pubblicazione di altrettanti volumi che di volta in volta hanno posto nella meritata evidenza la personalità dello studioso prescelto.
Il primo ad esserne insignito fu lo storico dell’arte Wolfang Kronig per il saggio “Il castello di Baronia in Sicilia, un complesso normanno del XII secolo”. Gianni di Stefano, nel conferire a nome dell’Accademia il Premio Selinon 1980, intese manifestare gratitudine ed alta stima al famoso storico dell’arte per il notevole apporto dato agli studi.
Il Selinon 1981 venne assegnato all’ellenista Bruno Lavagnini per la raccolta di saggi Atakta, pubblicata a Palermo nel 1978. Si volle in lui gratificare l’impegno assiduo, intelligente, appassionato dedicato per decenni allo studio dell’età greca e dell’età bizantina. Il Selinon 1982 fu attribuito all’archeologo Georges Vallet per essere coautore dell’opera “Le città greche di Sicilia”, pubblicata nel 1979; meritato riconoscimento al lavoro appassionato dell’uomo che aveva dedicato decenni di studi agli scavi e allo studio delle città greche della Sicilia.
Così anche i successivi premi videro insigniti: lo storico Eugenio Manni (1983), il paletnologo Luigi BernabòBrea (1984), il fenicista Sabatino Moscati (1985), l’arabista Francesco Gabrieli (1986), l’epigrafista padre Antonio Ferrua S.J. (1987) e il latinista e grecista Ettore Paratore (1988).
Gianni di Stefano riuscì ad offrire ai giganti della cultura, attraverso l’Accademia Selinuntina, una vera oasi per lo spirito e ad ognuno di essi diede lo spazio necessario per proiettare con un esteso raggio di azione valori altamente validi riguardanti la Sicilia, cuore del Mediterraneo e crocevia di popoli ricchi per cultura, tradizioni e religiosità.
Il Premio Selinon, con le relative pubblicazioni, arricchì la nostra storia di testimonianze nuove ed appassionate di studiosi non siciliani che all’isola mediterranea avevano dedicato le loro energie con impegno costante ed intelligente, favorendo in Italia e nel mondo una più profonda conoscenza della Sicilia e della sua cultura.
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